Scrivere un progetto

Sintesi incontro OPL: "La Progettazione: opportunità e strumento di lavoro per la Psicologia - Evento Tutoring".

Milano, casa della psicologia, 5 Aprile 2016



Stai muovendo i primi passi nel mondo della progettazione?
Vorresti implementare i servizi per la comunità ed il territorio di cui fai e ti senti parte?
Stai preparando il famigerato esame di stato per diventare Psicologo?

Bene. Sei nel posto giusto! Ecco alcune indicazioni snelle e concrete che spero ti possano essere utili anche per affrontare la seconda prova del temuto #eds.

Qui hai un primo sguardo d’insieme allo schema di riferimento nel quale orientarti:

1- Titolo
2- Premessa teorica e Analisi del contesto
3- Destinatari

-       Diretti

-       Indiretti

4- Obiettivo Generale (benefici secondari)
5- Obiettivi specifici
6- Metodo e fasi

7- Risorse: umane e materiali

8- Budget
9- Rischi e strategie alternative
10- Valutazione dell’operato

 

Prenderemo liberamente spunto da una matrice giornalistica, chi non ricorda le famose “5 W” dai tempi delle scuole: Why, Who, What, Where e When, aleggiavano nell’etere per tentare di impostare un discorso di senso! Noi avremo anche l’How much per monetizzare il lavoro svolto! Ordiniamo le idee e cominciamo:

 

            1) Perché – Why?

La motivazione principale nel proporre un intervento dovrebbe essere quella di promuovere un cambiamento sociale, rispondere ad un bisogno specifico, migliorare servizi e qualità di vita percepita. Si parte da un’analisi attenta di quel che già esiste nel territorio, nell’azienda o organizzazione di riferimento per coglierne i bisogni e proporre qualcosa che ancora non esiste in quel contesto specifico. Il progetto può essere di ricerca o applicativo per interventi contingenti.
Qual è l’idea che sta alla base del progetto? È qualcosa di innovativo? È bene partire dai propri punti di forza, riuscendo ad ancorare il proprio progetto alla realtà in cui ci si inserisce. Teniamo presente che dai problemi emergono le possibili soluzioni!

            2) Come

Nell’eventuale stesura all’esame, evitate di descrivere ciò che è già operativo ed in uso. Portate idee nuove, giocate di intuito e fantasia! Ogni idea va declinata in un obiettivo specifico e realistico seguendo tre criteri:
a) Rilevanza: che sia qualcosa di importante e utile
b) Ripetitività: evitare proposte già note
c) Fattibilità: obiettivi ambiziosi ma realistici

Dettagliare:
- tutte le fasi del lavoro       

- a livello operativo, cosa prevede ogni fase

- come sono legate le une alle altre, in maniera sequenziale, e così, fra loro

- se son previsti obiettivi multipli, come ciascuna fase risponde ad un obiettivo specifico
- valutare le cause e stabilire i nessi causa/effetto

I LIMITI: Individuare strategicamente, possibili ostacoli e relative soluzioni, dimostrando di saper gestire difficoltà ed imprevisti. In questo modo si evita che si blocchi il lavoro qualora non si verifichino i primi punti. Per una citazione nota, se il piano A fallisce, abbiamo ancora tutte le alte lettere dell’alfabeto a disposizione!

3) Chi – Who?

Si lavora sempre in Team. Le reti partono semplicemente dalle relazioni personali e dalla loro gestione e mantenimento. È preferibile integrare competenze multidisciplinari anche di altri settori (ingegneria, geologia, etc…, ovviamente in base al progetto). La selezione dei professionisti con cui collaborare deve essere motivata: perché ho scelto determinati co-worker?

Per evitare incomprensioni, sovrapposizioni di ruolo, carichi di lavoro eccessivi è bene definire il work packages: chiarire CHI FA COSA e quali siano le modalità di coordinamento in modo da integrare il lavoro svolto dai singoli nei rispettivi ambiti di pertinenza. Specificare che si lavora in modo INTEGRATO.

 

Gli Stackeholders: si individua chi sono i destinatari e chi beneficerà di questo progetto, i partner e gli enti coinvolti, che siano istituzionali o privati a supporto del progetto, specificando i benefici che ne trarrà ciascuno. Definire i diretti interessati, ed i beneficiari indiretti, ovvero chi trarrà giovamenti di secondo livello essendo quelle figure coinvolte nel sistema a contatto col target.

            4) Cosa – What?

I risultati devono essere misurabili, utilizzando indici oggettivi, valutando la scala di riferimento più idonea, dalle misure implicite a quelle esplicite.

 

            5) Quando – When?
Importante è pianificare una timeline che sia adeguata. Adeguata alle necessità a cui si pensa di far fronte ed anche alla sostenibilità dei fondi a disposizione! Se anche pianifichiamo un progetto fichissimo, longitudinale a cinque anni, ma le risorse economiche stanziate ne coprono solamente una parte.. che “famo” quando si esauriscono??  Valutate bene i limiti della sostenibilità futura!
            Prevedere la stesura di report ad ogni step di ricerca e come divulgare i risultati sia per un riscontro a terzi, sia per monitoraggio e gratificazione personale del proprio lavoro. Definire dei risultati attesi, passaggi intermedi che funzionano da stimolo ed orientamento verso la realizzazione dell’obiettivo.

            6) Quanto – How much is the fish?

Finalmente dopo tanto lavoro progettuale arriviamo alla parte economica, il tornaconto che remuneri il mio impegno! Evitando retribuzioni in “visibilità”, “gloria” e quant’altro si possa abbinare alle attività a sfondo prosociale, umanistico e di volontariato arriviamo alla definizione del budget:
- Specificare i costi relativi a tutte le attività
- I costi persona per il tempo speso di tutte le figure professionali coinvolte
- L’equipaggiamento ed i vari materiali, le attrezzature
- Specificare i vantaggi economici, i guadagni e soprattutto i risparmi che si avranno in seguito alla riuscita dell’intervento

Recuperare i fondi

Sull'argomento fundraising andrebbe dedicato un articolo a sè stante, ma ci tenevo a indicare due veloci riferimenti su come e dove ottenere i finanziamenti per il proprio progetto. Le disponibilità ci sono, a partire dalla Comunità Europea.
Su tutti vi segnalo:
- "Horizon 2020": A livello Europeo, hanno stanziato delle opportunità fino all’anno 2020.

- Tenete controllato il sito ministeriale e della vostra regione di appartenenza.

- Le province.
- Fondazione cariplo ed i rispettivi provinciali
- Fondazione Cattolica Assicurazioni



Ricordate di focalizzarvi su obiettivi in linea a quelli dei committenti. Usate la vostra preparazione ed evitate il “senso comune”. L’ultimo appello è che ogni buona idea, nuova ed innovativa parte da una base fondata, da un buon backgroud teorico: utilizzate al meglio ciò di cui già disponete.
Scegliete un buon Team di lavoro ed in bocca al lupo per i Vostri progetti!

  •    Ulteriore riferimento principale:
  • - "Preparazione all'esame di stato: la seconda prova", Università degli studi Milano Bicocca, prof. Simona Sacchi.

 

Lorenzo Comendulli                              

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Commenti: 7
  • #1

    roberta (sabato, 24 settembre 2016 10:40)

    grazie; ma volevo sapere.. l libro da te indicato per la preparazione della seconda prova dell'esame di stato è completo? nel senso.. posso rifarmi sono a quello o mi consigli di integrarlo con altri?

  • #2

    Lorenzo Comendulli (lunedì, 26 settembre 2016 10:04)

    Ciao Roberta, grazie per l'interesse. L'articolo è la recensione della sintesi di due incontri, uno promosso dal "servizio tutoring" di OpL, e l'altro organizzato presso l'Università Bicocca.
    Per una bibliografia in preparazione dell'esame, dopo aver chiesto anche agli altri membri già abilitati, mi permetto di suggerirti questi testi:

    - Rollo E. (2012) IL PROGETTO IN PSICOLOGIA In ambito clinico, sociale, evolutivo e del lavoro. UPSEL Domeneghini Casa Editrice

    - Rovetto F., Moderato P. (2005) PROGETTI DI INTERVENTO PSICOLOGICO Idee, suggestioni e suggerimenti per la pratica professionale. Mondadori Editore

    - Prezza M. Leone L. (2003) COSTRUIRE E VALUTARE I PROGETTI NEL SOCIALE. Franco Angeli Editore

    Un altro consiglio è quello di consultare le tracce degli anni precedenti nell'università di riferimento. Avrai così un riscontro pratico di cosa potresti trovare. Provare a svolgere qualche traccia è sicuramente un aiuto per avere un'idea più concreta della struttura da impostare.
    Per il resto, buona preparazione! E in bocca al lupo! ;)

  • #3

    Francesco (lunedì, 24 settembre 2018 11:09)

    Breve ma ispira! grazie

  • #4

    Demertio (lunedì, 24 settembre 2018 11:13)

    Grazie a te per il commento Francesco

  • #5

    paky (mercoledì, 10 luglio 2019 21:31)

    si possono proporre progetti anche senza abilitazione?

  • #6

    Demertio (mercoledì, 10 luglio 2019 21:39)

    Ciao Paky, certo che si! Vieni ad incontrarci dopo l'estate. Il nostro laboratorio delle idee sará felice di accoglierti e ascoltare le tue proposte! A presto!!!

  • #7

    sabrina martines (domenica, 25 dicembre 2022)

    Buongiorno,mi è stataa chiesta la stesura di un progetto per gli adolescenti in particolare per i DSA, ma anche solo per gli adolescenti in generale, non so come procedere, è possibile ricevere maggiori indicazioni?